Giuseppe Novero
I PRIGIONIERI DEI SAVOIA
La storia della Caienna italiana nel Borneo
pp. 170 – € 18,00
Più XXII f.t.
ISBN 978-88-7198-609-8
Nuovi documenti emergono dagli archivi: ai suoi esordi, lo Stato unitario italiano per «liberarsi» dei prigionieri di guerra del Regno delle Due Sicilie, per sconfiggere il brigantaggio e sbarazzarsi di ribelli, renitenti alla leva e delinquenti comuni, tentò la via della deportazione di massa in Paesi lontani.
Per quasi dieci anni (e fino al 1873) i ministri dei Savoia cercarono così di fondare una colonia di deportazione prima nel mar Rosso, poi in Patagonia e in Tunisia. Ma gli sforzi della diplomazia si orientarono, ad un certo punto, sull’isola del Borneo dove il governo aveva l’intenzione di creare una vera e propria Caienna.
I prigionieri dei Savoia affronta i problemi irrisolti delle guerre risorgimentali e l’interesse italiano per fondare una colonia penale nell’Estremo Oriente. L’autore ha ritrovato i carteggi diplomatici, le relazioni di governo, i dispacci, i diari di bordo delle navi inviate in terre lontane che testimoniano tutte le fasi del progetto. Il volume ripercorre, poi, molte altre storie dimenticate del Risorgimento: l’assedio di Gaeta e il romantico eroismo della regina Maria Sofia, i «falsi della storia», i campi di detenzione dei prigionieri, le vicende che opposero soldati e briganti, fino al doloroso epilogo dell’emigrazione.
Emerge dal libro la storia dell’Italia nata dal Risorgimento con tutte le sue sfaccettature: con gli eroismi e le viltà, gli slanci ideali e le nefandezze. Con un chiaro obiettivo: liberarsi dei luoghi comuni, delle forzature e delle logiche che, ancora oggi, accompagnano la lettura di quei momenti.