Roberto Marchesini
SESSANTOTTO Illusioni e inganni

pp. 128 – € 14,50
ISBN 978-88-7198-808-5


La domanda sorge spontanea: c’era proprio bisogno di un altro libro sul Sessantotto? Non è forse già stato detto, scritto e pensato tutto, su quel fenomeno sociale e politico? Cos’altro si può dire, in proposito?

A ben guardare, i discorsi sul Sessantotto, sono di due tipi: celebrativo, da parte di protagonisti o loro ammiratori; deprecatorio, da parte di chi ritiene che sia stato un fenomeno deleterio. In nessun caso ci si interroga su un’eventuale intenzionalità: si dà per scontato che sia stato un fenomeno spontaneo, originato e sviluppato meccanicamente.

È un fenomeno comune, nel mondo moderno, l’assenza di un fine: sembra che tutto accada per «caso e necessità», come sosteneva il premio Nobel Jacques Monod. Non ci sono agenti, non ci sono fini, non ci sono intenzioni.

Roberto Marchesini osserva il Sessantotto togliendosi questi occhiali moderni e infilandosi, invece, quelli più classici (del resto, è nota la sua appartenenza alla scuola aristotelico-tomista): tutto avviene per uno scopo. Qual è, dunque, lo scopo del Sessantotto? Di chi era lo scopo?  Cui prodest, chi ci ha guadagnato?

Ecco, dunque, un libro sui generis sul Sessantotto: uno sguardo nuovo eppure antico su quel fenomeno che, per molti versi, è ancora misterioso.

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