Martin Walser
L’ISTANTE DELL’AMORE

pp. 208 – € 16,80
ISBN 88-7198-494-3


L’istante dell’amore non è soltanto una straordinaria ripresa e condensazione originale di tutti i temi del primo e dell’ultimo Walser, quello della Morte di un critico e de I viaggi di Messmer, ma è anche l’espressione di una geniale contaminazione linguistica, nella quale la lingua francese, la lingua inglese e quella americana si armonizzano con la lingua tedesca, creando una dialettica delle lingue profonda e scintillante, che riproduce il nostro mondo con una singolare, ironica vivacità fino alle sue subculture, e senza lasciar perdere nulla di ciò che è espressione popolare. Di più, questo incontro avviene unendo poeticamente il momento più alto dell’esistenza umana – l’amore, Anna, Gottlieb e Beate – visto nell’infinito, tragico riflesso delle sue vertigini appassionate, con l’espressione più acuta del pensiero che lacera ogni pregiudizio ideologico, politico, religioso e psicoanalitico del villaggio globale. E riunisce, evocandoli in tutta la loro verità, Julien Offray de La Mettrie – i sensi sono i veri filosofi – e l’abisso spaventoso di Pascal, che ne è il suo rovesciamento dialettico.
Nuova, stupenda gnosi, che scaturisce dal nulla, supera il niente e ci fa capire che bella è la conoscenza, anche della realtà più brutta, come ci insegna Nietzsche. Kafka ha incontrato Hölderlin. E così il gioioso girasole erotico, impazzito di luce, raccoglie, nella sua impenetrabile oscurità, i temi più veri del sentimento, fino al limite estremo di ogni sensibilità, come un assoluto capace di unire l’analisi illuministica con la riconquista della libertà, al di là di ogni falso, imposto sentimento di colpa.
Da questa metà della vita, dove le mura si alzano mute e fredde, si leva la forza indomita dell’istante dell’amore, perché non può essere vero che l’uomo veda soltanto ciò che ha davanti agli occhi e solo il Signore possa guardare nel cuore. Nessun animale si rassegnerebbe ad una comunicazione così miserabile, morirebbe o si evolverebbe. Tollerare, finché il dolore laceri la nostra ultima coscienza. Al di là del vocabolario, la parola con la poesia deve trovare L’istante dell’amore (Francesco Coppellotti).

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